Il claim dell'edizione 2019 del Primavera Sound Festival è "The New Normal": la "nuova normalità" prevede la parità tra nomi femminili e nomi maschili in cartellone (così come prevede la presenza di generi musicali diversissimi tra loro), lanciando una sfida al mondo della musica dal vivo internazionale. Si pensava fosse impossibile e invece ci è stato dimostrato il contrario: noi giovani reporter vi vogliamo condurre in un percorso di scoperta di alcuni dei protagonisti di uno dei festival musicali più importanti al mondo che non è mai stato "solo un festival", schierandosi da sempre e lavorando per rendere reali gli ideali che ha sempre appoggiato.
Frank Carter & the Rattlesnakes è una band inglese di genere punk rock: la band affonda le sue radici nel 2015 e nell’agosto dello stesso anno lancia il suo debutto con “Blossom”, album che ha riscosso un grande successo. La band è composta da quattro membri: un batterista, un chitarrista, un bassista e il cantante. Il 3 Maggio è uscito il loro ultimo album “End Of Suffering” che contiene brani dagli argomenti più disparati: dall’amore impossibile alla sofferenza, passando per le differenze insormontabili tra le persone e la lotta con l'ansia.
Una volta ascoltato l’album non posso che consigliare “Why A Butterfly Can’t Love A Spider” sull’amore impossibile ma vero di due specie troppo diverse e “Angel Wings”, sulla difficoltà di dover abbandonare un amore perché necessario.
Certa ormai la partecipazione della band al Primavera Sound che si terrà a Barcellona da giovedì 30 maggio al 1 giugno. Da tempo è stata svelata la lineup, anticipata dallo slogan “The New Normal”, che prevede l’equità in numero di artisti maschili e femminili, con lo scopo di arginare la disparità di genere che ha contraddistinto festival di tutto il mondo. Iniziativa che non si può che definire rivoluzionaria e che, se a buon fine, può avere un ottimo successo. Un primo passo nei confronti del gender gap che va combattuto fino alla scomparsa perché, come disse Voltaire “gli uomini sono eguali: non la nascita, ma la virtù fa la differenza”.